Soluzioni
Consulenza
Formazione
Area Clienti


NEWS

 


    tutte le news                news privacy                news sicurezza 81                news antiriciclaggio
Dal 29 Dicembre nuove regole per l'antiriciclaggio

Il 29 dicembre le nuove regole sull’azione antiriciclaggio entreranno ufficialmente in vigore.

I professionisti devono adeguatamente verificare la clientela quando:
• la prestazione professionale ha per oggetto mezzi di pagamento, beni o utilità pari o superiori a 15.000 euro; quando l’operazione è di valore indeterminato;
• ci sia il sospetto di operazioni di riciclaggio e finanziamento del terrorismo
inoltre è anche dovuta: la registrazione nell’archivio antiriciclaggio (che può essere in formato elettronico o cartaceo) e la conservazione dei dati e documenti per un periodo di dieci anni.

I notai assolvono ai agli obblighi di registrazione con la tenuta dei repertori e con la descrizione dei mezzi di pagamento nelle compravendite.

Sono esonerati dagli obblighi oggetto del presente articolo: chi svolge la mera attività di redazione e/o trasmissione delle dichiarazioni dei redditi e chi effettua gli adempimenti in materia di amministrazione del personale.

L’identificazione del cliente dovrà avvenire attraverso un documento tra quelli elencati nel dpr 445/00 (per esempio passaporto o carta identità). Si devono poi annotare gli estremi e fare una fotocopia.
Si noti che i notai devono inoltre, in caso di acquisto di immobile finanziato con mutuo, identificare il funzionario della banca che eroga il mutuo.

L’obbligo di segnalazione di operazioni sospette non si applica per tutte quelle informazioni ricevute dal cliente nel corso dell’esame della posizione giuridica o dei compiti di difesa e rappresentanza in giudizio.

Nel febbraio dell’anno scorso UIC aveva formulato una seria di “indicatori di anomalia”.
Ad esempio sono:
1. effettuazione di operazioni verso paesi a rischio o in paradisi fiscali.
2. investimenti in immobili senza adeguati mezzi economici,
3. occultamento di ricchezze con sopravvalutazioni o sottovalutazione di poste e cespiti.
4. l’uso di documenti che appaiono contraffatti,
5. cambio frequente del professionista
6. riluttanza del cliente a fornire informazioni,

Ad onor del vero, concludendo, mi sento di affermare che gli ultimi due indici appena elencati, possono sicuramente essere indicatori di possibili operazioni legate a denaro o beni di provenienza illecita, ma possono anche semplicemente essere indicatori di bassa (se non bassissima) solvibilità del cliente.




HOME  -  SOCIETÀ  -  ORGANIZZAZIONE  -  SALA STAMPA  -  CONTATTI  -  MAPPA DEL SITO
©2003-2024 Alavie Srl - P.IVA 03820160962 - Tutti i diritti riservati - Privacy Policy
Media system Service