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Il web tra etica e regolamento
E' questo il problema a cui le direzioni delle risorse umane non erano preparate e ha originato situazioni delicate non previste dai regolamenti disciplinari. E’ dunque questa la soluzione provvisoria indicata da Chiaravallotti, membro del garante della privacy, in attesa del varo del codice deontologico da parte dell’autorità. Le linee guida sulle quali può articolarsi il regolamento aziendale sono le seguenti: Navigazione Internet
Utilizzo Posta elettronica
La soluzione a questo rompicapo giuridico, sempre più spesso ricorrente nelle aziende italiane, può derivare pertanto solo dall'adozione da parte del datore di lavoro, del regolamento aziendale interno che indichi espressamente la navigazione in Internet e la destinazione della casella di posta elettronica ad un uso esclusivamente di tipo lavorativo, precisando eventualmente ipotesi tassative di utilizzo per motivi extra lavorativi. Il regolamento aziendale deve inoltre contenere l’esplicita avvertenza che l’azienda porrà in essere azioni di verifica al fine di monitorare il rispetto delle regole e per preservare l’integrità del proprio sistema informatico. Sarebbe quindi opportuno redigere un codice etico aziendale che condizioni responsabilmente i comportamenti dei dipendenti nell’utilizzare gli strumenti affidatigli, in modo tale da non destinare le risorse informatiche ad un uso improprio e allo stesso tempo a non esporre l’azienda ad ulteriori rischi oltre quelli derivanti dal normale progresso tecnologico. Si tratta quindi di incentivare le persone ad avvicinarsi maggiormente ad una cultura etica in materia di comportamento nell’utilizzo dei mezzi aziendali. |
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